Il punto

Il fatto è che se ci aspettiamo punti dalla trasferta in quel di Campolongo, contro il Santa Maria Assunta, stiamo belli freschi ( nella foto la formazione che all'andata dell'anno scorso scese in campo), dovevamo avere di più a quest'ora, per affrontare la corazzata venuta dal continente Africano ma tantè che sangue dal muro non se ne leva.

Se alla prima di campionato contro il Borbiago abbiamo sprecato nei minuti finali un prezioso vantaggio,contro il Midas non siamo riusciti ad impensierire il loro portiere, contro il Molin Rotto abbiamo dimostrato la nostra vera forza d'urto, dove con due ( vere ) punte siao riusciti a recuperare e a vincere una partita che si era messa male.

La trasferta di Briana ci ha visto soccombere, infatti la maggior parte del tempo la palla è stata nei loro piedi mentre noi dall'alto della nostra "esperienza" siamo stati al loro gioco.

L'ultima partita, complice le numerose assenze, è stata, a detta dei tabellini, da dimenticare ma qualcosa come sempre c'è da salvare, magari facciamo tesoro degli errori commessi e cerchiamo di non ripeterli.

Adesso ci attende una trasferta insidiosa, ma "accipicchia" ancora bisogna giocarla e se dobbiamo recitare il ruolo di vittima sacrificale ditelo che magari mi organizzo il pomeriggio in un'altra maniera.

Nel calcio non esistono partite facili, nessuno parte battuto e nessuno parte vincente, ci sono degli equilibri che spostati da una parte o dall'altra cambiano gli episodi, perchè nel nostro calcio sono gli episodi che determinano il risultato. Dobbiamo essere noi a capire qual'è il giusto equilibrio, che sia di concentrazione, di misura o di contrasto piuttosto che di corsa....

Sappiamo che loro corrono, e corrono tanto, bene , se nessuno li lancia possono correre dove vogliono ma se il pallone non gli arriva dove vanno?

Il loro gioco la maggior parte delle volte si esprime passando per un solo giocatore, piedi buoni, senso della posizione per carità, nulla da dire, ma si tratta di un singolo giocatore...

Anche il Napoli di MARADONA ha perso delle partite.

Bisogna andare in campo concentrati come fosse una finale ( non su questa partita, ma su tutte) e bisogna essere onesti con se stessi, se non ce la fate ditelo, ma non solo fisicamente anche e sopratutto mentalmente.

A Briana ad esempio, la partita doveva ancora iniziare e noi dalla panchina si invitava un nostro compagno a stare aperto sulla fascia, molto garbatamente ci ha risposto che: "ga ancora da scomissiare ea partia..." . Battiamo il calcio d'inizio e questo dove va? sul cerchio del centrocampo...Aveva capito tutto!

Questo è un'esempio di come a volte non si scenda in campo con la giusta concentrazione ( o troppa visto che quello sopra sembrava in trance) e si comincia già col piede sbagliato.

Poi sulla soglia degli anta è possibile che una partita intera non siate in grado di affrontarla, onestamente non siamo dei fenomeni con i piedi ed ecco che comincia a prepararsi la frittata, caliamo di fiato, la mente si annebbia, la concentrazione va a putt...e e e e e ci dimentichiamo di come si gioca a calcio.

Per fortuna che giochiamo sabato pomeriggio, il Pitone avrà tempo per digerire?